Creed – Nato per combattere: i numeri

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CREED – NATO PER COMBATTERE – By Numbers

1          Una leggenda che continua.

1          Un nuovo lascito.

2          Le candidature agli Oscar ricevute nel 1976 da Sylvester Stallone per il film di grande successo Rocky – miglior attore e miglior sceneggiatura originale – fanno sì che l’artista sia il terzo nella storia dell’Academy ad avere avuto quelle due nomination nello stesso anno, dopo Charles Chaplin e Orson Welles.

2          I film cui il regista di CREED – NATO PER COMBATTERE, Ryan Coogler, e il l’attore Michael B. Jordan hanno collaborato, il primo è stato il premiatissimo “Prossima fermata Fruitvale Station”.

2          Gli accaniti avversari che diventano amici – Rocky Balboa e Apollo Creed – un rapporto che ritorna a vivere quando Adonis Johnson (Jordan), il figlio che Apollo non ha mai conosciuto, convince Rocky a stargli accanto mentre lui combatte per farsi strada nel mondo del pugilato.

3          I pugili professionisti di alto livello che Jordan incontra sul ring e rispecchiano il percorso di combattente di Adonis: il campione di Liverpool dei pesi massimi ABA Anthony Bellew, nel ruolo di “Pretty” Ricky Conlan; la medaglia d’oro alle Olimpiadi Andre Ward in quello di Danny “Stuntman” Wheeler; e Gabriel Rosado in quello di Leo “The Lion” Sporino.

4          Gli incontri di pugilato che appaiono nel film coreografati dal coordinatore stunt Clayton Barber in stretta collaborazione con Coogler – e con il preziosissimo contributo dell’esperienza e della competenza di Stallone – ognuno dei quali racconta un momento preciso del percorso di Adonis come atleta e combattente.

4½       I minuti durante i quali l’intensità del combattimento tra Adonis e Leo “The Lion” Sporino è colta da un’unica ripresa (“oner”) – e che hanno richiesto una stretta coordinazione tra Coogler, gli attori, Barber e il direttore della fotografia Maryse Alberti.

 

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 5        L’età che aveva Coogler (almeno a quanto ricorda) quando ha visto il primo di molti “Rocky” con il padre Ira, che aveva un suo personale legame con la saga.

6          I film di Rocky usciti nell’arco di 30 anni – “Rocky (1976)”, “Rocky II” (1979), “Rocky III” (1982), “Rocky IV” (1985) e “Rocky Balboa” (2006) – tutti e sei scritti da Stallone, che li ha anche diretti tutti, tranne due, perché il regista di Rocky, John W. Avildsen, è tornato poi a dirigere “Rocky V”.

7          I giorni che Jordan e Rosado hanno passato impegnandosi al massimo nelle prove dell’intensa coreografia preparata da Barber per le scene del match Johnson/Sporino. L’operatore della steadicam, Ben Semanoff, ha preso lezioni di pugilato per affrontare la sfida di riprendere il combattimento muovendosi tra i due.

10        Le candidature agli Oscar® ricevute da “Rocky”, che ha vinto come miglior film; Richard Halsey e Scott Conrad hanno vinto nella categoria miglior montaggio; e John G. Avildsen ha vinto come miglior regista alla cerimonia degli Academy Awards del 1977

10        I mesi durante i quali Jordan si è allenato intensamente e ha seguito una dieta rigorosa per ottenere il fisico, la velocità e il modo di pensare di Adonis Johnson e potersi esibire sul ring in modo credibile, affrontando veri pugili professionisti.

 

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13        Le riprese mozzafiato dell’incontro Johnson/Sporino, girate senza interruzioni, l’undicesima è stata perfetta ed è quella che vediamo sullo schermo.

15        I violenti round tra Rocky e il campione mondiale dei pesi massimi Apollo Creed del primo Rocky, Rocky perde l’incontro, ma ottiene una vittoria per tutti i perdenti del mondo.

15      I giorni che Tessa Thompson ha passato a lavorare con Ludwig Göransson, il compositore di origine svedese, insieme a tanti altri artisti, per le canzoni interpretate nel film dal suo personaggio, la cantautrice Bianca.

21        Le tracce della dinamica colonna sonora composta da Göransson per Creed, che unisce elementi sinfonici e produzione moderna, con inserimenti di “Gonna Fly Now”, la canzone di Rocky scritta da Bill Conti e Carol Connors, candidata agli Oscar® come miglior canzone originale.

27        L’età che aveva Coogler quando ha presentato a uno Stallone piuttosto scettico la sua idea di una nuova storia della mitologia di Rocky, che avrebbe raccontato il rapporto di Rocky con il figlio di Apollo; sono stati necessari due anni di lavoro e un atto di fede da parte di Stallone perché il regista potesse concretizzare la sua visione di CREED – NATO PER COMBATTERE nelle strade delle città di Rocky, Philadelphia.

30        Gli anni che aveva Sylvester Stallone quando, deciso a fare “Rocky” a modo suo, rifiutò una offerta molto vantaggiosa per i diritti della sua sceneggiatura, spingendo i produttori Irwin Winkler e Robert Chartoff a offrire l’opportunità al giovane attore/sceneggiatore di interpretare il ruolo che lo avrebbe reso un’icona.

72        I gradini del Philadelphia Museum of Art, dove la leggendaria sequenza dell’allenamento in Rocky è stata girata in guerilla-style dal pioniere della steadicam Garrett Brown, che ha filmato salendo i gradini insieme a Stallone prima che qualcuno potesse fermarli.

2006    Anno in cui Stallone con “Rocky Balboa” ha detto addio al personaggio che lui stesso aveva creato e interpretato nell’arco di trent’anni.

 

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2012    L’anno in cui Coogler, appena uscito dalla scuola di cinema, ha realizzato il suo primo film, “Ultima fermata Fruitvale Station”, con un badget all’osso, in venti giorni a Oakland, California, la città in cui è nato.

 

2013    Anno in cui “Ultima fermata Fruitvale Station” ha vinto sia il Sundance Film Festival che il Festival di Cannes, conquistando la critica e il pubblico, e permettendo così a Coogler di realizzare il progetto di CREED – NATO PER COMBATTERE.

 2015    Anno in cui Coogler ha messo insieme il cast e la troupe per girare a Philadelphia, PA, nei luoghi classici della saga di “Rocky”, CREED – NATO PER COMBATTERE.

 

 

CREED – NATO PER COMBATTERE è nelle sale italiane dal 14 gennaio: Ecco le sale dove vederlo

 

SINOSSI: Adonis Johnson (Jordan) non ha mai conosciuto il suo celebre padre, il campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed, morto prima della sua nascita. Nonostante tutto, non c’è modo di negare che la boxe scorra nelle sue vene, quindi Adonis va a Philadelphia, luogo del leggendario incontro tra Apollo Creed e il difficile sfidante Rocky Balboa. Una volta arrivato in città, Adonis rintraccia Rocky e gli chiede di essere il suo allenatore. Nonostante l’insistenza nello spiegare al giovane che lui ormai è fuori dal giro da parecchio tempo, Rocky vede in Adonis la stessa forza e determinazione caratteristiche di Apollo – il fiero rivale che diventò anche l’amico più stretto. Quindi acconsente a prendere Adonis sotto la sua protezione, allena il giovane combattente, anche se è già chiaro che il campione in carica, e da sfidare, è il più letale che si sia mai visto in giro. Con Rocky al suo angolo, non ci vuole molto prima che Adonis abbia una possibilità per vincere il titolo… Ma riuscirà a sviluppare in tempo il cuore, e non solo i muscoli, che servono al vero combattente per vincere?

 

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